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La dispensazione dei farmaci deve tornare a medici e farmacisti

Farmaci Redazione DottNet | 20/09/2019 18:57

In Italia 21 modelli diversi di distribuzione per gli innovativi

È necessario "riportare la prescrizione e la dispensazione dei farmaci a livello territoriale nelle mani dei medici e dei farmacisti" perché "in Italia ci siano 21 modelli diversi di accesso ai medicinali". Così Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfarma, in occasione della sesta edizione della Summer School 2019: update sulla sanità italiana, evento organizzato da Motore Sanità. È necessario "rivedere le modalità di accesso ai farmaci per i cittadini. La legge 405 del 2001 - spiega Cossolo - ha fatto sì che nascessero 21 modelli diversi nella distribuzione del farmaco innovativo e ad alta valenza terapeutica, creando così una barriera all'uniformità di accesso ai cittadini che inevitabilmente va anche a ricadere sull'aderenza alla terapia".

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La mancata aderenza alla terapia, ricorda, è una delle principali cause della non corretta allocazione delle risorse in sanità, "basti pensare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha ribadito che attualmente l'aderenza alla terapia in Italia è del 40%". È qui, conclude, che "il medico di Medicina Generale e il farmacista possono svolgere un ruolo essenziale", nel momento in cui possono, rispettivamente, "prescrivere e dispensare, tutti i farmaci".

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